mercoledì 31 agosto 2011

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(Hope Sandoval - Wild Roses)




Ho tanta angoscia dentro, 
sono un panno steso ad asciugare
come un grande lenzuolo bianco
tra due case che, alla fine, non si sono mai potute toccare.
Sono un panno bagnato, anche dal sole
e l'ombra per terra, sui sassi
e poi anche l'aria che c'è fuori dalle finestre, 
dentro le case, 
Tra le case.
Nei mondi e nei luoghi, delle cose
che aspettano il mondo e i suoi tempi, 
di asciugare, di essiccarsi, di ardere;
di accendersi o di spegnersi...
Io sono che penzolo nel mondo, senza appartenere a nessuno
nè ad una casa, nè ad un'altra.
Sospesa sul mondo senza volare alto,
appesa ad un filo.


1 Settembre 2011, uno di quei giorni in cui speri che il mondo non ti urti. Almeno per un po'.


E che poi, mi manchi.
Il tuo è un telefono che squilla vuoto, su un comodino troppo alto
o troppo lontano.
E una faccia come la mia che piange, dall'altra parte.
Abbracciami ti prego.
Adesso cado. 


Acciuffami ora, o cadrò di nuovo.





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